Hai vinto l‘asta per la casa, ma c’è ancora un ostacolo: l’immobile è occupato e il debitore esecutato non mostra intenzione di abbandonarlo.
Vediamo ora come procedere.
Prima di tutto, è importante ricordare che diventi il legittimo proprietario della casa solo dopo che il giudice dell’esecuzione ha firmato e depositato il decreto di trasferimento di proprietà.
Pertanto, il primo passo per affrontare la situazione con l’esecutato è affidato al giudice, che può accompagnare il decreto con un’ingiunzione che richiede il rilascio immediato dell’immobile.
In pratica, una volta ottenute le chiavi di casa, il debitore esecutato, che in passato era il proprietario dell’immobile, non può più risiedervi legalmente.
Per eliminare ogni possibile timore va sottolineato che l’esecutato non può rifiutare di lasciare l’immobile, poiché si ha a che fare con una procedura di liberazione immobile a seguito di un provvedimento del giudice, molto più rapida rispetto ad uno sfratto e di solito risolta nell’arco di 3-4 mesi da quando viene nominato il nuovo proprietario.
E’ bene considerare che il supporto di un consulente immobiliare esperto del settore aste può apportare molteplici importanti benefici: una scelta attenta e consapevole dell’immobile e dell’asta a cui partecipare, il reperimento d’informazioni, passando poi per la partecipazione all’asta stessa fino alla gestione della procedura di liberazione, ove garantirà che gli interessi dell’acquirente siano adeguatamente rappresentati e tutelati nel rispetto delle leggi locali.
Tuttavia, è fondamentale ricordare che in situazioni complesse come questa, la consulenza legale è spesso indispensabile, e il consulente immobiliare può lavorare a stretto contatto con un avvocato per garantire una gestione efficace della situazione.